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Stati Uniti

C’è chi per i soldi farebbe di tutto e di più, riuscire anche a vendersi l’anima dei genitori pur di fare soldi. E’ di oggi la notizia delle scelta abbastanza discutibile, almeno dal punto di vista etico, di quello che è stato già apostrofato “l’uomo più cattivo d’America”, Martin Shkreli.

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Martin ha 32 anni ed è un giovane imprenditore americano di origini albanesi: in questi giorni ha acquistato il brevetto dell’anti-virale Daraprim, un farmaco prezioso per i malati di Aids.

Fino a qui tutto ok se non fosse che l’idea imprenditoriale di Martin è stata sin da subito alzare vertiginosamente il prezzo: da 13 dollari a pillola a 750 dollari.

Il farmaco, che negli anni ha aiutato e allungato la vita di milioni di persone malati di Aids, è in commercio da 62 anni, e nel giro di appena 24 ore dall’acquisto dell’imprenditore di origini albanesi ha visto aumentare il suo prezzo sul mercato di oltre il 5000%.

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La scelta dell’imprenditore ha messo in ginocchio e in crisi centinaia di pazienti che ne fanno uso e che non potrebbero affrontare una spesa di questo tipo.

Interpellato dalla stampa, da parte sua Shkreli si è difeso dicendo: “Avevamo bisogno di trarre un profitto dalla vendita delle pillole”.

Il Daraprim, oltre a curare infezioni come la toxoplasmosi, è un anti-malarico e serve anche per aiutare chi è vittima di un indebolimento del sistema immunitario, come i malati di Aids o di tumore.

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Per la precisione l’acquisto dei diritti di vendita del Daraprim è stato concesso alla Turing Pharmaceuticals, la start-up guidata proprio da Martin Shkreli. Il rialzo vertiginoso dei prezzi del farmaco, oltre ai pazienti, ha scaturito tante critiche anche da parte degli specialisti di malattie infettive: “C’è il rischio che i medici inizino a prescrivere medicine meno efficaci, ma meno costose”, ha spiegato Judith Aberg, direttore del reparto infettivo del Mount Sinai Hospital di New York.

Da una ricerca fatta negli ultimi giorni sull’argomento sembra che in America non siano nuovi a questa tecnica del rialzo dei farmaci. Secondo il New York Times, la cicloserina (comprata di recente dalla Rodelis Therapeutics) è passata da 500 dollari a 10.800, per 30 pillole.

Al quanto singolare anche l’ennesima risposta data a chi critica questa scelta di alzare il prezzo del Daraprim: “Non capisco tutte queste critiche, non speculiamo sulla malattia, cerchiamo di fare business. E i proventi serviranno per finanziare la ricerca contro l’Aids”, ha affermato l’imprenditore.

Per chi pensa che ci possano essere dei costi altissimi di produzione è giusto sapere che il costo di produzione di ogni singola pillola sarebbe poco più di un dollaro ciascuna.

“È vero – ha ammesso alle telecamere di Bloomberg – ma vanno aggiunti i costi ricerca e distribuzione. Il nostro prezzo ora è più in linea con quello di altri medicinali che curano malattie rare”. “Questo è uno dei prodotti farmaceutici più piccoli al mondo – ha aggiunto -. Non hanno senso tutte queste accuse”.

Shkreli non ha mostrato nessuna forma di cedimento e pentimento alle tantissime critiche che gli stanno arrivando da tutto il mondo.

Uno delle prime persone che si è occupato del caso è stato Fierce Biotech, il giornalista di Fierce Biotech, che chiedendo spiegazioni a Shkreli, da subito su Twitter si è arrivato allo scontro con annessi insulti da parte di Shkreli, che ha accusato Carroll di non pensare in modo logico.

L’imprenditore ha avuto modo anche di rispondere ad una domanda di un utente, inseritosi nella conversazione. “Ma come fai a dormire la notte?”, gli ha chiesto. E lui ha risposto, semplicemente: “Lo sai bene, Ambien” (Ambien è un farmaco utilizzato nel trattamento dell’insonnia)”.

Martin Shkreli compra il brevetto del farmaco Daraprim per i malati di Aids e ne alza il prezzo del 5000%., 3.5 out of 5 based on 2 ratings
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