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Tutto il mondo

La vita è in continua salita: ogni giorno si presentano dei problemi, più o meno grandi, da affrontare. Si possono superare con semplicità o difficoltà; certe volte non si riesce a superarli: si fallisce e molte volte questo determina il “buttare la spugna”. Tutto ciò però non determina il totale fallimento dell’uomo stesso: non si può riuscire su qualcosa, ma l’importante è non fermarsi mai nella dura salita della vita: si cade giù, ma bisogna risalire.

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I successi nascono anche dagli insuccessi: questo è quello che possiamo apprendere dalla realtà. Walt Disney, Steve Jobs, Michael Jordan: sono solo dei piccoli (ma “grandi”) esempi di persone famose che prima di avere successo hanno dovuto rialzarsi da un fallimento.

Andiamo a scoprire insieme i fallimenti famosi più eclatanti…

•    Walt Disney aveva da poco cominciato a lavorare come disegnatore di fumetti per un giornale, quando il direttore lo convocò nel suo ufficio per licenziarlo. A suo dire, il creatore di Topolino e di Alice nel paese delle meraviglie dimostrava “scarsa immaginazione” e “incapacità di avere idee originali”.

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•    Soichiro Honda, il fondatore dell’omonima casa giapponese di moto, è stato un talento incompreso. Fece un colloquio alla Toyota per un posto da ingegnere e fu scartato. Così, rimasto disoccupato, cominciò a costruire motorini nel garage di casa sua e poi si mise in proprio. E oggi i suoi “motorini” sono quotati in tutte le Borse mondiali, sono tra i più venduti al mondo, e gareggiano nei più importanti campionati mondiali di motociclismo.

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Soichiro Honda

•    Michael Jordan, il miglior cestista di tutti i tempi, venne scartato dalla squadra di basket della sua scuola, quando era alle superiori: tornato a casa, si chiuse in camera e pianse. “Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri – ha più volte raccontato il campione -. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto”.

Jordan

•    Albert Einstein, inventore della teoria della relatività, grande scienziato e filosofo tedesco, da piccolo non iniziò a parlare prima dei 4 anni. Non fu in grado di imparare a leggere prima dei 7 anni. La sua maestra lo etichettò come “lento” e “mentalmente handicappato”. Lui invece, ottenne il credito internazionale dopo la pubblicazione dei suoi studi (realizzati mentre lavorava come semplice impiegato), e vinse il premio Nobel in fisica grazie alle sue ricerche.

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•    Steve Jobs, cofondatore, amministratore delegato e grande innovatore della Apple, ha rappresentato sicuramente uno degli uomini dalla mente più brillante di questo mondo. Il suo intuito ed il suo indiscutibile genio furono però negati quando, a metà degli anni ’80, fu licenziato dall’azienda che egli stesso aveva creato: entrò in una crisi depressiva, ma non mollò. Fondò una nuova società, la NeXT Computer, combatté contro la sua Apple e acquistò anche la Pixar; dieci anni dopo Jobs venne richiamato da Apple (che nel frattempo era entrata dentro una forte crisi). Si occupò del progetto “Mac OS X”, divenne amministratore delegato e guidò la Apple ai livelli di fama che oggi conosciamo.

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