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Parigi – Francia

Presto i parigini potranno servirsi di acqua minerale gassata dai rubinetti delle fontanelle pubbliche. ‘Eau de Paris’, la società di gestione pubblica che dal 1 gennaio prenderà il controllo della rete idrica della capitale francese, sistemerà presto una fontanella d’acqua minerale gassata nel giardino di Reuilly che sara’ pronta a settembre.

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La fontanella, che avrà anche rubinetti per l’acqua semplice e per l’acqua a temperatura ambiente, sarà gratuita e accessibile nelle ore di apertura del parco. Il nuovo servizio è destinato a scontentare i giganti delle acque minerali, come Nestlé e Danone, che da anni vedono le loro vendite in calo costante.

Parigi come Marienbad e le sue quaranta sorgenti di acqua con gas carbonico? Non esattamente. Ma l´idea è destinata a trovare clienti in una città dominata da una nuova borghesia giovane e sensibile ai temi ecologici: l’acqua minerale in bottiglia è considerata poco compatibile con la difesa dell´ambiente e le bollicine che sgorgano dal rubinetto potrebbero avere successo.

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“Come le fontane pubbliche in Italia, spiega Le Parisien, la società per le acque di Parigi sistemerà nel parco una “casa dell’acqua” dalla quale sarà possibile servirsi di acqua potabile refrigerata ma anche di acqua minerale gassata”.

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Da noi, infatti, l´idea di bere l´acqua del sindaco, vuoi per ragioni ecologiche che di portafogli, non solo piace ma vive un rilancio. L’acqua in bottiglia costa di più, contribuisce al riscaldamento globale (basti pensare che l’Italia produce 12,4 miliardi di bottiglie l’anno consumando 655mila tonnellate di petrolio e immettendo nell´aria 910mila tonnellate di CO2) e, quanto a qualità, spesso non ha niente da invidiare a quella in bottiglia: ogni pozzo che garantisce il fabbisogno di un piccolo comune è sottoposto una settantina di controlli l´anno, quelli delle grandi città molti di più.

In ogni caso, l´annunciato arrivo delle bollicine non farà che confermare la reputazione di Parigi come capitale dell´acqua: ci sono ben 953 punti di distribuzione, di cui tre alimentati dalle sorgenti situate nel sottosuolo.

La nuova azienda municipale conta di aumentare i punti di distribuzione. La capitale gode di uno statuto particolare per quel che riguarda la rete idrica: il 96,5 per cento dell´acqua introdotta nelle condutture è consumata dagli utilizzatori finali. I colossali lavori del barone Haussmann hanno creato gallerie sotterranee che consentono di accedere a piedi ai 1.800 chilometri di canalizzazioni, un sistema che permette di individuare rapidamente e riparare qualsiasi perdita. I gestori privati, cui Chirac aveva affidato la rete comunale negli anni Ottanta, si vantano “di aver raggiunto i migliori standard mondiali”.

Adesso toccherà al gestore municipale dimostrare di essere all´altezza. La vera scommessa potrebbe essere la distribuzione di acqua frizzante nei rubinetti di casa.

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