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Italia

Telepass ha annunciato il raddoppio da Gennaio 2016 del canone mensile. Per il 96,5% l’azienda è di proprietà di Autostrade per l’Italia che giustifica l’aumento del canone (raddoppiato) con una “riorganizzazione dei servizi”.

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Numericamente parlando sono ben 8 milioni gli abbonati che si troveranno davanti alla scelta di cosa fare: riceveranno infatti una modifica unilaterale del contratto proposta dall’azienda, tramite lettera inviata all’indirizzo indicato all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, e avranno 60 giorni di tempo per decidere se chiedere la disdetta del servizio: altrimenti le modifiche verranno considerate approvate.

A protezione dei consumatori è arrivata immediatamente Federconsumatori che parla di “monopolio che detta i prezzi”: “Stiamo preparando una denuncia all’Antitrust per abuso di posizione dominante”. Alla base della posizione di Federconsumatori il fatto di denunciare Autostrade per l’Italia per per abuso di posizione dominante.

Per Federconsumatori ma anche per gli utilizzatori finali c’è la consapevolezza che gli utenti saranno comunque obbligati a recepire ed accettare tale raddoppio delle tariffe in quanto concretamente non ci sono alternative dal momento che Autostrade per l’Italia ha il monopolio, essendo l’unica azienda a fornire un servizio di telepedaggio, e quindi non c’è nessuna possibilità di rivolgersi ad altri al fine di avere tariffe migliori.

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Di diverso avviso sembra invece il Codacons “Telepass è una società privata che non opera con canoni calmierati ed è dubbio che operi in regime di monopolio – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Il servizio di soccorso esteso, poi, è di sicuro utile”.

Il canone passerà dall’attuale 0,78 centesimi a 1,50 euro mensili ma in cambio sarà fornito agli automobilisti “il soccorso stradale sulla viabilità ordinaria, in aggiunta a quello sulla rete autostradale”

Saranno impattati dal raddoppio delle tariffe Telepass i seguenti piani: Opzione Premium, Twin, Unicum Telepass Family e Unicum Telepass con Viacard.

Ci sarà anche l’unione dei contratti Telepass Premium e Telepass Premium Extra dando in cambio la possiblità, a tutta la clientela Premium, di accedere anche al soccorso stradale sulla viabilità ordinaria in aggiunta al servizio già attivo di assistenza sulla rete autostradale a pedaggio.

“Ovviamente – continuano – tutto ciò avverrà contestualmente ad un aumento dei costi. Un operatore unico, che in una posizione di netto e prevalente monopolio decide di disdettare i contratti in essere e di aumentare a suo piacimento le tariffe riferite ai Telepass, a nostro avviso rappresenta una grave violazione. A maggior ragione dal momento che le persone che utilizzano il telepass (circa 8 milioni) di fatto saranno obbligate a recepire tale modifica in quanto prive della possibilità di rivolgersi ad altri al fine di avere tariffe migliori. Proprio per questi motivi stiamo predisponendo una denuncia all’Antitrust per abuso di posizione dominante”.

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Non subirà invece (almeno al momento) nessun ritocco il canone del contratto Telepass standard (invariato dal lontano 1996, anno di introduzione del Telepass Family) non subirà alcuna variazione.

Federconsumatori riporta le variazioni che saranno applicate da gennaio 2016: “Opzione Premium da 0,78 euro mensili per i clienti telepass con Viacard a 1,50 euro; da 2,33 euro a trimestre per i clienti Telepass Family a 4,50 euro; Telepass Twin passa da un costo trimestrale complessivo di 4,13 euro a 6,30 euro; Opzione Premium passa da un canone trimestrale di 2,33 euro a 4,50 euro”.

Anche se Telepass sta tentando di far digerire l’aumento (raddoppio delle tariffe) nel modo più morbido possibile regalando il soccorso stradale a tutti, di fatto si è portata in casa tantissime critiche di Federconsumatori e degli utenti finali. Il rischio concreto è quella di una class action e di tanti abbonamenti disdetti: anche se le cifre sono irrisorie potrebbe per molti essere una questione di principio.

Rimane un grande quesito: dal momento che ai giorni nostri ormai quasi tutte le polizze assicurative offrono un servizio di questo tipo gratuitamente all’interno della polizza furto e incendio, siamo sicuri che il servizio offerto di estensione del soccorso è davvero così utile da giustificare un raddoppio delle tariffe?  

E’ possibile in Italia eliminare i caselli stradali?

Pur essendo il Telepass un servizio molto utile per gli utenti va anche detto che il servizio è utile e prezioso anche per Autostrade per l’Italia che, già nel 2011, a fronte di 7 milioni di abbonati dell’epoca, risparmiava il 13% delle ore di coda.

A questo va aggiunto che Atlantia, la holding del gruppo di cui fa parte Autostrade per l’Italia, proprio di recente, dopo una precedente gara vinta in Austria, si è aggiudicata un appalto internazionale in Francia di 2 miliardi di euro che aveva come oggetto proprio il telepedaggio per i veicoli pesanti superiori a 3,5 tonnellate. (appalto da 2 miliardi di euro).

A questo va aggiunto che Atlantia si è imposta in Europa grazie a un sistema free flow: sostanzialmente una specie di tutor satellitare che permette di rilevare il passaggio di un veicolo senza necessità di un casello fisico.

Ma proprio questa tecnologia va contro i numeri che ci sono in Italia dove i caselli autostradali si moltiplicano visto che, secondo i dati Aiscat, negli ultimi 10 anni siamo passati da 461 a 510 stazioni di pagamento. Un aumento dei caselli Telepass del 23,8%. Introiti delle concessionarie passati da 3,954 a 5,177 miliardi (+31%) a fronte di un calo costante nell’uso delle autostrade da parte degli italiani (10 milioni di km in meno percorsi rispetto al 2009).

Ma siamo proprio sicuri che un mondo senza caselli per la società che controlla l’azienda che affitta il Telepass agli italiani sia una cosa impossibile?

Come dare la disdetta al telepass?

Se vi state chiedendo come posso disdire il telepass sappiate che la procedura è assolutamente facile. La cosa più semplice per disdire il telepass è quello di recarsi presso un punto blu, il centro servizi assistenza clienti Telepass presso diversi punti delle Austrade Italiane, chiedendo la modulistica specifica per la disdetta telepass e contemporaneamente avrete la possibilità di rendere il dispositivo telepass e la carta viacard.

Se tuttavia non avete la possibilità di raggiungere nessun punto blu, potete comunque disdire il vostro contratto telepass e viacard anche tramite corrispondenza. In questo caso dovrete intanto mandare un fax al numero 055/420.27.34 o in alternativa al numero 055/420.23.73 contenente una lettera di disdetta telepass con la quale comunicate all’azienda la vostra volontà di recedere dal contratto in essere. Dopo il fax va sempre (non dimenticatelo) mandata la raccomandata con ricevuta di ritorno come conferma della richiesta di disdetta: il tutto inviata a Telepass S.p.A – Customer Care – CP 2310 Succursale 39 – 50123 Firenze.

Allegare sempre un documento d’identità del titolare del Telepass sia per il fax che per la raccomandata. In caso di contratti cointestati vanno sempre allegati i documenti di tutti i cointestatari che avranno cura di firmare tutti i documenti per la disdetta.

Indicare infine nella raccomandata anche gli estremi del telepass e allegare le carte viacard. Il recesso sarà effettivo solamente dal momento in cui l’azienda riceverà gli apparati che dovrete inviare via posta o consegnare tramite uno dei punti blu.

Telepass, il canone raddoppia da gennaio 2016, 5.0 out of 5 based on 1 rating
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