La santa pasqua è una delle cosiddette festività “mobile” ovvero la sua data varia di anno in anno perchè correlata con il ciclo lunare. Seguendo regole di calcolo differenti la pasqua ebraica e quella cristiana non cadono sempre nello stesso periodo. Andando nel dettaglio all’interno della religione cristiana vi sono a sua volte due regole differenti per il calcolo a seconda che si usi il calendario gregoriano (per i cattolici e protestanti) o quello giuliano (per gli ortodossi). Possono coincidere anni in cui la pasqua si festeggia nello stesso giorno e quindi tutti i cristiani festeggiano la Pasqua nello stesso giorno.
La pasqua cristiana trae origini dalla Pesach, cioè la Pasqua degli ebrei, per tale motivo si fissa in base al calendario lunare, in concomitanza della quale sarebbe avvenuta la Passione di Cristo. Tuttora gli ebrei usano un calendario i cui mesi durano quanto un ciclo lunare (29 o 30 giorni).
Per gli ebrei la Pasqua viene (e veniva) celebrata il quattordicesimo giorno del mese nissàn, cioè in corrispondenza della luna piena di marzo-aprile. Perciò, fino al II secolo, i cristiani celebravano la Pasqua il 14 nissàn per ricordare la morte di Gesù, che, secondo l’evangelista Giovanni, era avvenuta in quel giorno.
Successivamente prevalse il desiderio di celebrare la risurrezione del Cristo e nel 325 il concilio di Nicea, interpretando un passo di San Paolo, stabilì come data della Pasqua la domenica successiva alla prima luna piena di primavera. Per tale motivo la Pasqua cristiana può cadere in un arco temporale di 35 giorni: dal 22 marzo (nel caso sia plenilunio il 21 marzo, primo giorno di primavera, e il giorno successivo sia domenica) al 25 aprile (nel caso il primo plenilunio sia il 18 aprile e il giorno successivo sia lunedì).
In relazione della data della Pasqua, risultano fissate una serie di feste “mobili”, come la Pentecoste, che si celebra 50 giorni dopo (nel computo si comprende anche la Pasqua), o le Ceneri, 47 giorni prima, che apre il periodo della Quaresima.
La parola pasqua è legata al verbo ebraico pasah (פֶּסַח) che significa passare oltre. Si narra, nel libro dell’Esodo contenuto nella Bibbia, che gli ebrei durante il periodo di schiavitù in Egitto, incontrarono un angelo della morte, inviato dal dio degli ebrei, che si fermò nelle case degli egiziani uccidendo tutti i primogeniti. L’angelo passò oltre le case degli ebrei, segnate con il sangue d’un agnello sacrificale.
Il popolo Ebreo, svegliatosi alle prime luci dell’alba, scapparono in Palestrina ricordandosi il fatto di essere stati risparmiati dall’angelo del Signore.
La parola pasqua è legata al verbo ebraico pasah (פֶּסַח) che significa appunto passare oltre. Gli ebrei ancora oggi per tradizione “rivivino” l’evento attraverso la cena pasquale: l’agnello (che ricorda il sacrificio) viene cucinato con erbe amare (che rammentano l’amarezza della schiavitù) e “pane azzimo” o non lievitato a significare la fretta con cui dovevano uscire dall’Egitto, fretta evidente anche nel modo in cui dovevano consumare quella cena: con i calzari ai piedi e con il bastone in mano, e mangiando di corsa.
Per quanto riguarda il calcolo del giorno esatto di Pasqua, poichè partire dalla base diretta della luna piena poteva portare a commettere degli errori, specie in caso di maltempo, si decise di fissare la Pasqua secondo una regola matematica prestabilita. La regola è basata sul calcolo dell’epatta, ovvero l’età della Luna al 1º gennaio,
vale a dire il numero di giorni trascorsi dall’ultima Luna nuova; tale numero può andare da 1 a 30.
Di seguito le date della Pasqua nel XXI secolo….
Perché la data della Pasqua non è fissa? ,
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