La mortadella nasce nel periodo romano ai tempi di Augusto e Tiberio, presumibilmente nel I secolo dopo Cristo e la sua diffusione commerciale si è protratta tra l’Emilia Romagna e il Lazio. Gli etruschi, primi colonizzatori dell’attuale città di Bologna, erano già abili per quanto riguarda la salatura delle carni di maiale, infatti in questi territori oggi ritroviamo vari tipi di mortadella (umbra, emiliana, abruzzese e romana).
Ci sono diverse correnti di pensiero sul nome di questo prodotto famoso in tutto il mondo, come quella del “murtatum” e quella del “mirtatum”.
Il “mortarium”, il mortaio, era l’attrezzo utilizzato per macinare la carne di maiale detta “murtatum” la quale a seguito riceveva il nome “farcimen mirtatum” nel momento in cui veniva insaccata e aromatizzata con un miscuglio di spezie, il cui componente principale è il mirto che ne dona il profumo e l’aroma caratteristico.
Ad affermare questo è la conservazione al Museo Archeologico di Bologna di una stele funebre di epoca romana imperiale considerata la prima attestazione di quello che si pensi essere stato uno dei primi produttori di mortadella, su di essa sono rappresentati da un lato sette maiali portati al pascolo e dall’altro lato un mortaio con pestello.
Un’altra corrente di pensiero è quella che fa derivare il nome mortadella da “mortada”, cioè pallida, dal colore rosa chiaro che la contraddistingue. Ma le ipotesi più credibili, sono sicuramente quelle descritte sopra.