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Londra – Inghilterra

C’è chi li definisce casualità, chi segni del destino e chi dei veri e proprio “porta sfortuna“.Spesso le voci che girano da parte di qualcuno, a proposito dei “porta sfortuna”, possono rivelarsi pesanti come dei veri e propri macigni.

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A volte questo peso logora anche l’io dei diretti interessati che molte volte provano anche a dimostrare che non è vero ciò che si dice. Queste persone tuttavia, pur provando a non dar credito a quanto vien detto sul proprio conto, prima o poi si trovano necessariamente a fare i conti con un sentimento è una situazione parecchio difficile da accettare.

Sono molti i personaggi famosi che sono stati taggati come “porta sfortuna” ma oggi vi parliamo di una “strana” coincidenza che riguarderebbe il calciatore dell’Arsenal, Aaron Ramsey e gli “effetti” macabri dei suoi gol, peraltro non troppo frequenti (… per fortuna direbbe qualcuno!).

Statistiche alla mano da parte di attentissimi appassionati hanno dimostrato che ogni rete realizzata da Aaron Ramsey va a coincidere con la  conseguire la morte di un personaggio molto famoso.

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Il “fenomeno”, non sul campo ma per la sfiga, è stato osservato a partire dal mese di maggio scorso, quando il giocatore dell’Arsenal mise a segno un gol contro il Manchester United ed, il giorno seguente (2 maggio 2011), la notizia della morte di Osama Bin Laden raggiunse il mondo intero. Bin Laden è stato trovato morto dopo anni di ricerche vane a valle degli attentati terroristici che colpirono New York l’undici Settembre 2001 dove persero la vità tantissime persone.

Nel mese di Ottobre, Aaron Ramsey mise a segno una rete nel derby londinese contro il Tottenham e, tre giorni dopo, come un fulmine a ciel sereno, arriva in tutto il mondo la notizia della morte di Steve Jobs (3 ottobre 2011), il geniale e indimenticato fondatore della Apple, gravemente malato da tempo di tumore.
Nello stesso mese di ottobre, appena il giorno successivo dopo il gol di Ramsey in Champions League contro l’Olympique Marsiglia, muore il colonnello libico Gheddafi (19 ottobre 2011).

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L’11 febbraio 2012, nella sfida fra Sunderland ed Arsenal valida per la Premier League, Aaron Ramsey mette a segno un gol fondamentale, quello dell’ 1-1. Tutti felicissimi tranne per la notizia, come ormai ampiamente noto, della morte della cantante Whitney Houston (12 febbraio 2012), il cui cadavere viene trovato a Beverly Hills, presumibilmente a causa di un pericoloso cocktail di alcol e droghe.

Il 30 novembre 2013 Ramsey segna la sua seconda doppietta in Premier League, la terza stagionale, nella vittoria esterna per 3-0 contro il Cardiff City. Avendo segnato non uno ma due goal si pensava non potesse succedere nulla e invece nella notte dello stesso giorno muore Paul William noto per aver interpretato Brian O’Conner nella serie di film Fast and Furious.

Da allora, sui forum londinesi in particolare, c’è l’assalto ad improvvisati dati statistici che, condizionamenti e suggestioni per quanto dimostrato, continuavano a supporre relazioni di causa-effetto 1-1 fra altre reti segnate in carriera dal calciatore gallese dell’Arsenal ed altri lutti che hanno colpito personaggi famosi del mondo dello spettacolo o della politica.

Il 10 agosto 2014 nella sfida valevole per la Community Shield tra Arsenal e Manchester City, terminata 3-0 per i padroni di casa, Ramsey segna il goal del 2-0 al 42′ minuto del primo tempo. Il giorno dopo, 11 agosto 2014, muore il grande Robin Williams, trovato soffocato nella sua abitazione, forse a causa di un suicidio.

Per dover di cronaca Ramsey il 4 dicembre 2013, dopo quella che per molti è considerata la migliore partita della sua carriera, davanti alla porta (quasi vuota) invece di segnare sforna l’assist decisivo per Ozil. Non sappiamo (e non lo sapremo mai) perchè Ramsey non volle segnare, forse era per lui un presentimento, ma sta di fatto che il giorno dopo Nelson Mandela muore.

In foto una tipica esultanza di Ramsey dove ad ogni gol zittisce i tifosi delle squadre contro che affronta mettendo il dito sul naso: peccato che i VIP li zittisce per tutta la vita.

Ora nessuno di noi vuole vuole accusare lo “sfortunato” giocatore, però di sicuro una cosa è certa: quando segna Ramsey i tifosi esultano e nel mondo i VIP famosi si toccano.

Auguriamo a Ramsey di togliersi un pò di soddisfazioni, magari riesce a superare il record di Nawaf Al Abed detentore del record del gol più veloce della storia del calcio.

UPDATE Gennaio 2016

La maledizione di Ramsey colpisce ancora. Il giocatore ha segnato nella partita vinta il 09/01/2016 dal suo Arsenal 3-1 contro il Sunderland valido per la FA CUP 2016. E cosa succede il giorno dopo? Il 10/01/2016 (ieri per l’appunto) muore David Bowie, il trasformista del rock che l’8 gennaio 2016, aveva compiuto 69 anni ed era uscito il suo nuovo album, “Blackstar”.

Dopo qualche giorno Ramsey ha segnato il 13/01/2016 in campionato nel 3-3 dell’Arsenal contro il Liverpool ed ecco che lo stesso giorno muore a 69 anni Alan Rickman, il Severus Piton di Harry Potter.

Che dire, il centrocampista gallese continua nella serie di celebri decessi legati ai suoi gol.

La maledizione di Aaron Ramsey, quando segna lui dei gol muore un vip, 3.4 out of 5 based on 7 ratings
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