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Spopolano nel mondo i “Cat cafè”: le caffetterie dei gatti

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Tutto il mondo

Chissà quante volte vi sarà capitato di pensare “peccato che nei locali non possano entrare gli animali, magari potevano farci compagnia”.
Non sappiamo di preciso cosa possa esserci dietro questa idea ma di fatto nel mondo sono in aumento gli imprenditori che decidono di aprire delle caffetterie un pò particolari, le cosiddette “caffetterie dei gatti”.

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Il primo Cat Cafè della storia fu aperto nel 1998 a Taipei, Taiwan. I proprietari del locale, chiamato Paradise Cat Café sono partiti con 40 gatti. Ad oggi i gatti sono diventati 30 in quanto 10 di quelli iniziali sono stati adottati dai turisti che hanno visitato il locale.

Oltre a giocarci i gatti, tutti di razza, possono essere fotografati (senza flash naturalmente per non disturbarli): dietro il modello di business di questi imprenditori c’è proprio l’idea e la consapevolezza di far sentire i gatti delle varie e proprie star. Addirittura qualche gatto ha pure un profilo Facebook (naturalmente gestito dai proprietari del locale).

Una serata al Paradise Cat Cafè viene vissuta con i gatti in maniera assolutamente naturale e piena di spensieratezza: per questo non deve impressionare ad esempio il fatto che i gatti vengano anche coinvolti mentre i turisti giocano con la Wii.

Il funzionamento è abbastanza semplice (e geniale): ogni visitatore paga una tariffa oraria di 10 euro all’ora per entrare e, sorseggiando con tranquillità del tea o del caffè tra una chiacchierata e un’altra, avevano la possibilità di godere della presenza dei numerosi gatti del locale.

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Gattini che si avvicinavano ai visitatori per riempirli (e farsi riempire) di fusa e coccole: un buon modo per le persone magari per rilassarsi un pò dopo una lunga giornata di lavoro.

Dietro alla creazione dei cat cafè si crede ci siano anche delle intenzioni terapeutiche: una sorda di pet therapy che tanto piace e tantissimi turisti di tutto il mondo sta attirando.

Tra questi grande affluenza arriva dal Giappone, dove tanto terreno fertile è stato trovato per l’espansione di questa idea imprenditoriale. Dietro alla passione dei gatti in Giappone c’è un discorso specialmente culturale: nel Sol Levante l’amore per i gatti è un elemento intrinseco alla cultura del paese.

Come non ricordare ad esempio in Giappone la maneki-neko, la diffusissima e onnipresente statuetta giapponese a forma di gattino con la zampetta alzata anche nota come “gatto della fortuna” o “gatto che dà il benvenuto”, che è possibile visionare in qualsiasi angolo del Giappone.

Va inoltre ricordato che in Giappone ci sono delle rigide regole all’interno dei condomini dove ad esempio, in caso di appartamenti piccolissimi, non è possibile possedere dei gatti, ecco quindi che chi ha questa tipologia di appartamenti (e in Giappone sono tanti visto quanto costano) ed è amante dei gatti, ha proprio nei cat cafè il punto giusto per farsi coccolare e coccolare i gatti.

Quasi l’opposto ad esempio degli USA dove a casa si può fare quello che si vuole e tenere quanti gatti si vogliono anche in case piccolissime mentre è assolutamente vietato portare animali nei locali: ed è per questo che aprire un cat cafè negli USA non è facile in quanto per le norme nazionali non è possibile unire licenza per ristorazione e gatti: devono stare in ambienti separati.

Per questo motivo negli USA gli imprenditori sono abbastanza scoraggiati dall’aprire questo tipo di attività. E’ possibile trovarne qualcuno a Boston, a San Francisco e a New York: naturalmente locali un pò diversi dalla logica iniziale in quanto sono creati su ambienti completamente diversi quindi una zona dove troverete i gatti e un’altra dove troverete la ristorazione. Se amate quindi mangiare e avere tra i piedi i vostri amici a quattro zampe andare in un locale negli USA non è la scelta giusta.

In Europa la situazione invece è molto migliore con delle dinamiche anche più aperte mentalmente. Molti infatti riescono ad avere anche delle donazioni da internet grazie ai gattofili tramite le piattaforme di crowdfunding. Rospetto al Giappone dove si punta più al gatto di razza, nel resto d’Europa si guarda più ai gatti meno fortunati: ecco perchè vengono prescelti gatti esclusivamente randagi, che vengono presi dalla strada o dai centri di raccolta e sterilizzati. Ogni cat cafè molto volte ha meno di 10 gatti che vengono periodicamente controllati rigorosamente da un veterinario.

Alcuni gestori di locali hanno anche localmente aperto delle campagne a quiz, specialmente online, per far scegliere ai fans dei social network, i nomi da assegnare ai gatti: alcuni hanno puntato in particolare ai bambini per il referendum. Il primo cat cafè in Europa è stato aperto a Vienna.

Massima attenzione al fabbisogno dei gatti per questo, come nel caso del “Le Café des Chats”, nel quartiere parigino del Marais, i gatti non possono ricevere cibo dai turisti ma hanno i loro distributori di croccantini che aprono con un sensore al collo che si attiva in prossimità dei distributori.

Ogni gatto inoltre non pò in nessun modo essere forzato a giocare e se dorme non può essere svegliato. I genitori vengono istruiti accuratamente e vengono invitati a tenere sempre sotto controllo i bambini che magari, per via della loro innocenza, potrebbero disturbare e a volte anche fare male ai mici. Inoltre ogni gatto ha un proprio fondo quindi se qualcuno vuole donare dei soldi può farlo direttamente, magari per costruirgli una pensione ad hoc.

Dietro alla creazione dei cat cafè si crede ci siano anche delle intenzioni terapeutiche: una sorda di pet therapy che tanto piace e tantissimi turisti di tutto il mondo sta attirando.

Tra questi grande affluenza arriva dal Giappone, dove tanto terreno fertile è stato trovato per l’espansione di questa idea imprenditoriale. Dietro alla passione dei gatti in Giappone c’è un discorso specialmente culturale: nel Sol Levante l’amore per i gatti è un elemento intrinseco alla cultura del paese.

Come non ricordare ad esempio in Giappone la maneki-neko, la diffusissima e onnipresente statuetta giapponese a forma di gattino con la zampetta alzata anche nota come “gatto della fortuna” o “gatto che dà il benvenuto”, che è possibile visionare in qualsiasi angolo del Giappone.

Ecco dunque che viene aperto nel 2014 in Giappone e precisamente a Osaka, il “Neko no Jikan” (tradotto in Inglese “Cat’s Time”), il primo cat cafè del Giappone. Dal 2014 ad oggi sono in continuo aumento i nuovi Cat Cafè che vengono aperti nelle maggiori città giapponesi.

Già nel 2010 in Giappone erano oltre ottanta i locali di questo tipo. Un numero che può sembrare altissimo ma che in realtà oggi è molto più grande: basti pensare che solo a Tokyo oggi sono presenti ben oltre 100 locali di Cat Cafè.

In Europa e in America il boom è un pò a rilento con delle timide aperture di locali di questo tipo. Negli ultimi anni tuttavia sembra ci sia un trend di crescita che sta raccogliendo semrpe più consensi e curiosità da parte di un pubblico eterogeneo accomunato da un debole per i gatti.

Di seguito troverete una panoramica dei cat cafè che più ci hanno colpito dove è possibile farsi coccolare e a vostra volta strapazzare di carezze e coccole gli amici pelosi di casa. Selezione gentilmente fatta da una selezione di Cat Café di Quisine.

A Tokyo il “Temari no Ouchi”

Il “Temari no Ouchi” di Tokyo è indubbiamente tra tutti i neko caffè di Tokyo quello più stravagante e fiabesco. Come è possibile visionare dalle foto che vi riportiamo voi stessi potrete ammirare come il tutto sia estremamente fondato su ambienti tipici di una fiaba ma in stile anime.

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Temari no Ouchi cat cafe neko cafe tokyo Temari no Ouchi a tokyo

Uno stile cartoon con tante zone di gioco dedicate naturalmente ai felini. All’interno ci sono 17 gatti pronti a farsi amare, in una foresta di coccole, il tutto spendendo mille yen (quasi 7,5 euro).

Il “Temari no Ouchi” è uno dei locali più visitati di Tokyo e dell’intero Giappone con tantissime persone che sono soddisfatte dell’esperienza e che ritornerebbero volentieri una seconda volta.

Il “Tom’s Cat Café” di Seoul (South Corea)

La passione per i gatti è arrivata anche in Corea quindi trovare da queste parti un cat cafè è praticamente scontato. Qui trovare un cat cafè standard non è facile in quanto la dilagante passione ha portato anche a variegare gli ambienti interni dei locali. Nonostante i tantissimi locali che sono stati aperti negli anni, sarà perchè è uno dei primi che ha aperto, sarà perchè ci sanno fare più degli altri, resta il fatto che il “Tom’s Cat Cafè” di Seoul rimane il più visitato in Corea.

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Intanto rispetto agli altri locali del mondo, al Tom’s è permesso anche ai gatti più giovani (e quindi con meno esperienza) di far parte dello staff (d’altronde per i gatti rimane pur sempre un lavoro). Attenzione massima anche qui alla cura dei gatti e alla loro salute ed è per questo che all’ingresso del locale ci sono ampi cartelli con le istruzioni dettagliate (in più lingue) su come comportarsi all’interno del locale con i mici.

Come per gli esseri umani siccome non tutti i gatti sono uguali, per carattere ma anche per stato di salute, al Tom’s si sono inventati un sistema molto particolare e al quanto ingegnoso dove sostanzialmente in base al colore della sciarpina indossata dal gatto è possibile capire e identificare quelli più delicati (e quindi prestare ancora più attenzione durante le fasi di gioco e coccole).

Il colore da guardare con attenzione? Quello azzurro perchè è assegnato ai gattini più vivaci che tra una coccola e una fase di gioco potrebbero anche graffiarvi!

“Il Neko Café” di Torino, il primo cat café italiano

La presenza in Italia di un cat cafè non si è fatta attendere tantissimo ed ecco aprire ad Aprile del 2014 il paradiso felino italiano con il nome di Neko Café. Ad aprire il locale la onlus animalista Neko FFFF (le F sono il soffio del gatto) che ha dato una casa a sette gattini di strada che animano l’accogliente open space. L’obiettivo dichiarato sin da subito fù quello di dare ai gatti un luogo in cui i stessi potessero sentirsi a casa, curatati e coccolati come meritano.

Oltre alle tante fuse dei nostri amici a 4 zampe, tra un buon caffè espresso italiano servito a tavola, è possibile anche leggere tanti libri grazie alla collaborazione del Neko Cafè con book sharing. Passare qualche ora al Neko Cafè è sinonimo di relax assicurato e in compagnia dei mici.

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Al Neko caffè è possibile anche effettuare oltre la colazione, dei pranzi e delle cene, con ottimi prodotti e una cucina di qualità, con un occhio particolare ai prodotti a chilometro zero e agli spuntini bio, vegani e vegetariani.

Non solo torinesi amano questo locale e per questo anche da Milano o dalle zone limitrofe a Torino arriva gente amante dei ganti o semplici curiosi che vogliono provare un esperienza nuova.

“Le café des chats” di Parigi

Quando ha aperto a Parigi il primo “café de chats” sono state diverse le reazioni dei parigini. Da un lato gli amanti dei gatti che si sono dichiarati subito contenti di questo nuovo locale e finalmente anche loro potevano godersi qualche ora di puro relax tra le fusa di un gatto. Dall’altro invece i dubbi degli animalisti riguardo al reale benessere dei gatti in una situazione del genere e in un ambiente comunque sempre legato al mondo del business.

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A rispondere agli animalisti e a tutti coloro che avevano dei dubbi sul fatto che Augustine, la proprietaria del locale, avesse a cura il bene dei mici, sono arrivati una serie d’indicazioni scritte in tutto il locale e ben visibile ai visitatori con un elenco di regole di comportamento “non svegliate i gatti, non disturbateli, non dategli da mangiare”.

Per Augustine una regola su tutte: i visitatori sono ospiti e come tale devono essere trattati mentre i veri proprietari di casa, i gatti, si dilettano a fare le fusa.

Il “Cat Town Café” di Oakland

Come detto in precedenza negli Stati Uniti, causa delle regole molto strette, non è possibile aprire dei locali dove in un unico ambiente ci sia ristorazione e gatti. Per questo probabilmente rispetto alle altre parti del mondo il boom è un pò frenato in tema di apertura di cat cafè.

Ma anche qui comunque è arrivato il fascino del cat café ed ecco parlare del “Cat Town Cafè” di Oakland, il primo ad aver aperto negli Stati Uniti.

cat town cafe di oakland cat town cafe oakland

I proprietari che hanno aperto questo spazio sin da subito l’hanno pensato non solo come un classico cat cafè dove la gente poteva sorseggiare del caffè o del tea approfittando delle fusa dei mici. Ecco infatti che la loro idea è quella di dare anche una “seconda possibilità” agli amici a quattro zampe, dando la possibilità a chi ne fa richiesta, dopo dovute verifiche, di essere adottati e quindi di passare dal lavoro all’interno del “Cat Town cafè” ad una casa dove dedicarsi ali amici che li hanno adottati.

Ecco perchè al “Cat Town cafè” di Oakland ogni giorno vengono accolti gatti provenienti dai gattili circostanti che, dopo essere sterilizzati e accuratamente curati, vengono inseriti all’interno della struttura per poi, puntualmente, farsi amare al punto di essere adottati dalla gente che visita il locale.

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